mercoledì 21 maggio 2014

TRA TERRA E MARE...

Il mio essere abruzzese va al di là del semplice essere nata in Abruzzo. Vuol dire avere a cuore una terra, che si estende dalle coste marine, alle cime montane, passando per dolci colline.
Per me vivere in Abruzzo significa amare la mia regione, sentirsi parte d'essa, condividerne le gioie e le tristi delusioni.
Negli ultimi anni l'Abruzzo viene ricordata sui giornali e alle televisioni, per il tristissimo terremoto de L'Aquila, per le vicende di corruzione e sciacallaggio, sulla ricostruzione di un capoluogo oramai ferito nell'anima umana ed edilizia.
Nella zona del vastese, ci ricordiamo delle vicende che hanno visto morire piccoli centri, come Gissi, con il suo polo ospedaliero ed industriale, schiacciati da una politica di tagli e austerità; e ancora dei fatti di cronaca: gli assalti ai porta valori nel tratto autostradale Vasto-San Salvo, gli scippi in pieno giorno nei centri storici, i numerosi arresti di gente che nelle nostre città, San Salvo o Pescara in maniera specifica, hanno trovato un crocevia favorevole ai numerosi traffici illegali con Puglia, Campania e Albania .
Ma io oggi non voglio parlare di questo Abruzzo. Il mio essere abruzzese, nel cuore e nel sangue, mi fa guardare a una regione che ha altro, molto altro da offrire, alla sua gente e ai molti che scelgono di venirci in vacanza o anche di passarci il resto della vita.
Non occorre partire dalla sua storia, per capire che questa splendida perla d'Italia da sola è nata, si è sviluppata  ed è cresciuta grazie alla caparbietà della sua gente, che ha saputo mandare nel mondo i suoi figli migliori, Ovidio, Flaiano e D'Annunzio per citarne i più famosi.
Non occorre necessariamente leggere un passo di questi autori, per gustarne le immagini. Ci basta percorrere il litorale che da Vasto ci porta a Pescara... osservare il mare, " i trabocchi", la flora, le barche all'orizzonte...il giallo dei fiori che sboccia sulla costiera, che dalla roccia prendono vita.
Basta passeggiare in un qualsiasi borgo collinare o marinaro a ora di pranzo e liberare l'olfatto, per capire cosa spinge migliaia di turisti a decretare la nostra, come la miglior cucina italiana.
La scelta di materie prime d'eccellenza, il pesce dell'Adriatico, lo zafferano di Navelli, la pasta di Fara San Martino, le patate della valle del Fucino, i prodotti ortofrutticoli, uniti alla passione e alla sapienza di tradizioni lunghe secoli e tramandate di generazione in generazione, fanno della nostra gastronomia un fiore all'occhiello dell'intero Paese.
E' dalla tradizione, nata dal lontano 1400 a Sulmona se oggi, in tutti i paesi del mondo allietiamo le nostre occasioni speciali con coloratissimi e dolcissimi confetti o se ovunque apprezzano e stimano la nostra arte orafa e la nostra abilità nel lavorare i metalli preziosi.
E' grazie alla maestria, all'amore per  questa terra, alla caparbietà e all'intuizione dei nostri imprenditori, se nella nostra regione, quello che era un semplice settore primario, di agricoltura e allevamento oggi  vanta nomi eccellenti nel  panorama nazionale vinicolo.
Una politica lungimirante ha fatto sì che poli industriali importanti come la Sevel, la Pilkington o la Fater localizzassero qui le loro sedi, permettendo alla nostra regione di sviluppare anche il settore secondiario.
Le città di Pescara, Teramo, Chieti, Lanciano e Vasto si sono enormemente diffuse nel territorio creando veri e propri centri cruciali e fondamentali nella vita dei cittadini, per sbrigare faccende burocratiche o per gli studi o semplicemente per lo shopping.
Ai giorni nostri, la mia regione è tutto questo, un incontro di culture, di paesaggi che si uniscono senza mai prevalicare, di duro lavoro seguito da piacevole relax, di momenti devastanti ma mai distruttivi, perché questo siamo noi... perché questo è l'Abruzzo , " forte e gentile". Amiamo la nostra terra, che merita di essere preservata e curata, perchè è ciò che merita.
E metteremo tutto il nostro impegno, affinchè, la nostra regione esprima in futuro tutto ciò che di bello ancora ha da offrirci.


Roberta D'Adamo.

Nessun commento:

Posta un commento