Il 17 e il 18 maggio, la più famosa crema
spalmabile al mondo, ha compiuto 50 anni. Se ne parla sui giornali, sui social
network, gli hanno addirittura dedicato uno spazio nei telegiornali
nazionali.
Una vera e propria ovazione a quello che
tutti, compresi alcuni campioni olimpici che ne hanno più volte
pubblicizzato l’immagine, definiscono un alimento sano e nutriente adatto alla
merenda dei bambini.
La ricetta originale della nutella nel 1964 aveva
solo 3 ingredienti: cacao, 48% di nocciole piemontesi e zucchero, oggi la
percentuale di cacao è drasticamente diminuita, quella delle nocciole, non
più provenienti dal Piemonte ma dalla Turchia e dall’Iran, è scesa al 13%,
in compenso abbondano gli zuccheri raffinati e l’olio di palma, che arriva
al 31,6%.
Per la coltivazione di palme da olio, si sottrae terreno a
foreste pluviali, caratterizzate dalla presenza di ecosistemi irripetibili
al mondo. Preparare il terreno per la coltivazione, richiede interventi
drastici come gli incendi, che distruggono centinaia di ettari di foreste
ogni anno.
Per soddisfare egoistiche necessità industriali , si stanno
distruggendo numerose specie vegetali ed animali che si trovano improvvisamente
private del proprio habitat naturale. La deforestazione interessa zone del
mondo come la Costa D’Avorio, l’Uganda e l’Indonesia le cui foreste
incontaminate vedono via via erosi i propri confini a causa della domanda
crescente di un olio di cui il mondo potrebbe benissimo fare a meno.
Distruggere le foreste Pluviali significa dire addio a dei veri e propri
paradisi di biodiversità, significa compromettere definitivamente la
funzione di quei polmoni verdi, che da millenni sono correlate alla
produzione dell’ossigeno necessario alla sopravvivenza di ogni forma di
vita, compresa la nostra.
Secondo fonti autorevoli, l’olio di palma
rappresenta il fattore di rischio emergente più importante delle nuove
generazioni, nel 2013 L’OMS nella sua relazione “ Dieta, Nutrizione e
Prevenzione delle Patologie Croniche” ha affermato che il consumo di olio di
palma contribuisce ad aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.
Esistono in commercio numerose alternative, basterebbe solo leggere con
maggiore attenzione le etichette riportate sulle confezioni , per
contribuire concretamente alla salvaguardia del pianeta e della salute dei
nostri figli.
Facciamo si che i nostri ragazzi imparino ad apprezzare
tutti gli alimenti di origine vegetale di cui il nostro territorio è
ricco, proponiamo loro delle merende più sane, aiutiamoli a distinguere
le categorie alimentari che li intossicano da quelle che invece li
nutrono.
Perché aldilà di tutto, è sempre meglio una bella fetta di pane
olio e pomodoro!
Natalia Di Virgilio
Natalia nasce a Termoli il 24 dicembre 1974.
È titolare di un'erboristeria da 18 anni,
una passione che coltiva sin da bambina.
Schietta e solare, fa del suo lavoro una
pratica di vita, rendendo autentico
ogni suo dire.
Natalia nasce a Termoli il 24 dicembre 1974.
È titolare di un'erboristeria da 18 anni,
una passione che coltiva sin da bambina.
Schietta e solare, fa del suo lavoro una
pratica di vita, rendendo autentico
ogni suo dire.
Concordo pienamente, i grassi e oli vegetali sia di palma che di cocco non sono graditi dal nostro corpo, un loro eccesso infiamma l'organismo predisponendolo non solo a patologie cardiovascolari, come riportato dall'OMS, ma alla maggior parte delle malattie croniche. Se tali oli sono IDROGENATI (non mi riferisco alla nutella, ma parlo in generale) il danno che apportano alla salute è significamente superiore! Lasciate sugli scaffali dei supermercati i prodotti contenente i grassi vegetali!! Purtroppo GLI OLI VEGETALI sono ubiquitari nei prodotti industriali, in quanto si prestano bene per miscelare gli additivi negli alimenti, oltre ad essere anche molto economici. Ulteriori informazioni le potete trovare sulla mia Pagina Fb Alimentazione salute e cibo biologico. https://www.facebook.com/#!/pages/Alimentazione-salute-e-cibo-biologico/654543547940181?fref=ts
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